HONG KONG, ex colonia britannica, è una regione della Cina popolata da 7 milioni di persone e dotata, almeno fino al 2047, di una autonomia amministrativa speciale. Ha una propria cultura, batte una propria moneta, ha una proprio sistema politico e, soprattutto, ha uno stato di diritto improntato sul modello anglosassone che prevede, ovviamente, il diritto alla liberta' di parola e di manifestazione. Contro le "ingerenze" del governo di Pechino, che considerando Hong Kong parte integrante della Cina vorrebbe uniformare il sistema politico e giudiziario a quello centrale, sono in corso da diversi mesi veementi proteste e scontri con la polizia da parte di studenti e cittadini che vogliono che Hong Kong mantenga le proprie prerogative di autonomia e liberta'. Le elezioni locali dei consigli distrettuali di qualche giorno fa, che hanno visto una grande affluenza, hanno sancito la schiacciante vittoria dei candidati pro studenti. La governatrice di Hong Kong ha detto che il Governo rispettera' umilmente il risultato del voto. Tuttavia, come reagira' Pechino contro questo chiaro segnale di volonta' di cambiamento rimane un mistero. La questione e' delicata poiché, sotto sotto, sullo scacchiere non vi e' solo la questione Hong Kong, ma pure il Tibet e Taiwan. Nel frattempo il fronte occidentale, a parte la netta posizione del "cattivo reazionario" Donald Trump pro studenti, fa come lo struzzo. La Cina incute timore anche all'esterno in quanto muove tanti interessi e denari e, dunque, i "democratici fighi" prediligono giustamente campagne pro libertà più comode e a rischio zero. Personalmente ritengo le autonomie speciali un arricchimento e mai un handicap anche per un grande Paese come la Cina e, a questo punto, confido solo nella saggezza secolare di un popolo pro bono pacis.
Pe' prenne posizione sur tema der momenno, che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum, da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno. Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento. Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore. De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena. Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano, pronto per baccaja' su l'argomento, adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.
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