Passa ai contenuti principali

RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE - 15 dicembre 2019

Se c'è un modo pessimo per ovviare alle inefficienze e lentezze del processo penale e' quello di, anziché investire e puntare nell'organizzazione degli Uffici, andare a comprimere principi ed istituti di civilta' giuridica. Riguardo la prescrizione penale il dibattito in corso deve necessariamente essere ricondotto nel giusto alveo perche' a sentire certe dichiarazioni essa appare come una sorta di mannaia stronca processi pilotata  da avvocati scaltri e prezzolati. Non e' così. La prescrizione rimane solo una remota possibilita' (a maggior ragione dopo recenti novelle che per alcuni reati hanno aumentato le pene edittali, cui e' legato il calcolo temporale, nonche' introdotto pause di sospensione della stessa) che opera in quei casi in cui, per il lungo trascorrere del tempo, sia venuto evidentemente meno l'interesse pubblico a perseguire il reato in quanto ad esempio la possibilita' di reperire le prove per sostenere l'accusa sia resa ormai impraticabile. Invero, il dato statistico ci dice che su cento procedimenti penali 9,5 si prescrivono e tra questi 5,7 nella fase delle indagini preliminari ( e in questa fase e' evidente che la pubblica accusa opera di fatto una scrematura fra quelle che, ricordiamo, sono al momento solo ipotesi di reato) mentre solo 3,8 si prescrivono  nel corso dei tre gradi di giudizio.
Dunque, puo' capitare benissimo che chiunque (presunto innocente) corra concretamente il rischio di essere costretto a difendersi per numerevoli anni della propria esistenza da accuse senza tempo, di fatto, in una sorta di condanna preventiva. Diceva Calamandrei, che subire un procedimento penale e' già di per sé una pena (io dico un vero e proprio cancro che consuma lentamente il malcapitato), come pure già una pena e' essere costretti a difendersi ed essere pubblicamente accusati. Aggiungo che questa  pena preventiva e' ancora piu' afflittiva se si pensa alle condizioni degradanti e poco dignitose in cui versano troppi detenuti. La nuova riforma, di fatto, smantella l'unico strumento di garanzia della ragionevole durata del processo. Un po' come se il Ministro della Salute, visto che non si riesce a ridurre i tempi delle liste di attesa, decida di sopprimere i malati per dimostrare la propria bravura ed efficienza. Riforme cosi' delicate per l'esistenza di un cittadino (fosse anche un singolo cittadino) non possono essere suggerite approfittando dell'umore, spesso nero, della piazza poiche' si parte dalla sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado e non si sa mai, pure con le migliori intenzioni, dove si va a parare. E metodi che ripugnino gli ordinamenti giuridici oggi dominanti vorremmo, francamente, fossero relegati negli eruditi studi processualpenalistici del prof. Franco Cordero. #mattinaledomenica

Commenti

Post popolari in questo blog

Il moderno Bertoldo (sonetto in romanesco)

  Pe' prenne posizione sur tema der momenno,  che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum,  da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno.   Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento.   Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore.   De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena.   Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano,  pronto per baccaja' su l'argomento,  adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.

NAVE GREGORETTI - 19 dicembre 2019

Pensate (fonte BBC) che per soli 240 clandestini (una inezia rispetto ai numeri a cui siamo abituati in Italia) giunti in Inghilterra attraverso il canale della Manica dal novembre 2018, nel gennaio scorso il ministro della difesa britannico su sollecitazione del ministro degli interni autorizzò con decreto  l’invio dell’incrociatore corazzato “Mersey” nello stretto di Dover (noto anche come passo di Calais) per aiutare le guardie di frontiera britanniche e le autorità francesi nel loro compito di monitorare e contrastare il movimento di migranti clandestini. Ora, piaccia o non piaccia, i diritti inviolabili tanto reclamati e sbandierati, che tutelano noi e tutelano i migrati allo stesso modo, sono nati proprio all'interno di Stati nazionali, come appunto l’inghilterra appena citata, con tanto di confini, acque territoriali e sovranita' ben difesi e presidiati da eserciti e marina militare (la stessa Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'assemb

Ma che Paese siamo?

Caivano (Napoli): Maria Paola (R.i.p.) e Ciro (rispettivamente, 18 e 22 anni) desideravano semplicemente essere felici. Un substrato culturale "malato" fatto di pregiudizi, esclusione sociale, gossip, violenze psicologiche e fisiche, addirittura provenienti da ambito familiare e sfociate in una immane tragedia, ha negato loro di realizzare serenamente la propria sfera affettiva. La libertà di vivere senza condizionamenti la propria affettività e sessualità è espressione del diritto alla realizzazione della propria personalità tutelato dall'art. 2 della Costituzione (anche in questo caso è la più bella del mondo). L'orientamento sessuale non e' altro che una delle molteplici estrinsecazioni del diritto inviolabile e incomprimibile alla realizzazione e allo svolgimento della personalità di ogni individuo.