Ammiro la decisione del Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. Non entro nel merito di cio' che lo ha spinto a dimettersi, ma ne apprezzo il gesto. Lorenzo Fioramonti, che chiedeva 3 miliardi di euro per attuare il suo progetto di riforma della scuola, e' un personaggio controverso messo spesso in discussione per le sue idee ed esternazioni. Ma un politico, un membro del governo nel momento in cui si rende conto che, per qualsiasi ragione, la propria visione non puo' trovare realizzazione, anche minima, fa bene per coerenza e serieta' verso i cittadini, ma anche verso se stesso, a rassegnare le dimissioni. Trovo per nulla dignitosi i politici che preferiscono sempre e comunque galleggiare nella palude della "politica politicante" per "spirito di servizio" non verso i cittadini, bensì verso il proprio curriculum vitae e verso una penosa ambizione personale. #caffealle18
Pe' prenne posizione sur tema der momenno, che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum, da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno. Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento. Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore. De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena. Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano, pronto per baccaja' su l'argomento, adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.
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