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COVID-19: Speriamo che il caldo ci dia una mano

Ho l'impressione che l'ondata di caldo in arrivo ci dara' una grossa mano contro questo coronavirus simil-influenzale (a meno che il Covid-19 non lo abbia forgiato il "diavolo" in persona). Sarebbe un aiuto utile per smorzare definitivamente i focolai di infezione, e per permettere la guarigione completa di tutti i contagiati e dei ricoverati in ospedale e nelle terapie intensive. Dovremmo essere bravi a sfruttare questo inaspettato, si spera, aiuto per far respirare il sistema sanitario e il suo personale nonche' per riorganizzare e approntare nuovi posti nelle terapie intensiva. Dovremmo essere altrettanto bravi a procurare e fornire mascherine e DPI a tutti gli Italiani rendendole, finalmente, obbligatorie, poiche', fintantoche' non uscira' un medicamento antivirale capace di bloccare la replicazione virale sul nascere (credo di meno nell'efficacia di un vaccino per un virus simil-influenzale che muta di anno in anno) il problema, verosimilmente, si ripresentera' ad ottobre con i primi freddi e dovremmo, pertanto, imparare a conviverci nel lavoro e nella vita di tutti i giorni la quale non sara' piu' come prima fino a quando la minaccia non verra' completamente debellata. La scienza ci aiutera' come sempre.

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NAVE GREGORETTI - 19 dicembre 2019

Pensate (fonte BBC) che per soli 240 clandestini (una inezia rispetto ai numeri a cui siamo abituati in Italia) giunti in Inghilterra attraverso il canale della Manica dal novembre 2018, nel gennaio scorso il ministro della difesa britannico su sollecitazione del ministro degli interni autorizzò con decreto  l’invio dell’incrociatore corazzato “Mersey” nello stretto di Dover (noto anche come passo di Calais) per aiutare le guardie di frontiera britanniche e le autorità francesi nel loro compito di monitorare e contrastare il movimento di migranti clandestini. Ora, piaccia o non piaccia, i diritti inviolabili tanto reclamati e sbandierati, che tutelano noi e tutelano i migrati allo stesso modo, sono nati proprio all'interno di Stati nazionali, come appunto l’inghilterra appena citata, con tanto di confini, acque territoriali e sovranita' ben difesi e presidiati da eserciti e marina militare (la stessa Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'assemb

Il moderno Bertoldo (sonetto in romanesco)

  Pe' prenne posizione sur tema der momenno,  che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum,  da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno.   Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento.   Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore.   De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena.   Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano,  pronto per baccaja' su l'argomento,  adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.

Corruzione e appalti … domani è un altro giorno si vedrà ….

Ci risiamo. Gli appalti pubblici ancora una volta si manifestano come il terreno di coltura prediletto della corruzione e del malaffare in questo Paese sempre più sciagurato. Relegare il contrasto di tale fenomeno al solo codice penale è insufficiente come ampiamente dimostrato dal riemergere periodico di gravi scandali. Alla corruzione vanno tagliate le gambe agendo sapientemente e diligentemente sui meccanismi che la generano. Un rimedio efficace, quanto meno da sperimentare, potrebbe consistere nell'introdurre capillarmente nel settore appalti pubblici il criterio del sorteggio: Una volta individuata e deliberata l’opera pubblica da eseguire e determinatone il giusto prezzo grazie all’ausilio di esperti (eliminando, così, il meccanismo anomalo dei ribassi che compromette la serietà e la congruità dell’offerta stessa) l’appalto andrebbe assegnato unicamente mediante pubblico sorteggio nell’ambito di un elenco aperto e certificato di imprese interessate e con comprovate