Trovo le precauzioni richieste dai Governatori del nord (come pure da alcune Scuole e Università) di normale buon senso. Dello stesso parere è anche l’ormai noto esperto Roberto Burioni il quale ha detto in modo chiaro e tondo che l’isolamento delle persone provenienti dalla Cina è l’unico modo per bloccare l’epidemia. I giorni scorsi lo stesso virologo, peraltro, aveva ammonito a non sottovalutare la gravità e la pericolosità dell’infezione in corso. Ho assistito esterrefatto in questi giorni al tentativo, strumentalmente polemico, di sminuire la portata dell’emergenza sanitaria globale in corso mediante comparazioni (e relativo snocciolamento di dati statistici sulla mortalità) con altre patologie e cause di decesso in genere: dalle malattie cardiovascolari alle influenze comuni fino addirittura agli incidenti stradali. Sono, invece, proprio le misure drastiche e senza precedenti adottate dal Governo cinese (che mi auguro, visti anche i precedenti della Sars e dell'influenza aviaria, vieti severamente in futuro certe abitudini alimentari pericolose) a farci stare con i piedi ben piantati in terra. Pensare di contrastare la pericolosità e la virulenza di questo ceppo virale con misure ordinarie e come voler fermare il vento con le dita delle mani. Non dimentichiamoci che mentre con i due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani (e le cui condizioni di salute sono purtroppo peggiorate) si è potuto agevolmente rintracciare le persone con cui avevano avuto contatti e sottoporle a controlli, nel caso in cui il contagio dovesse, disgraziatamente, interessare un maggior numero di persone il monitoraggio sarebbe pressochè impossibile; sarebbe come una volta raggiunta la massa critica di uranio si volesse controllare la reazione nuclerare a catena innescata. Il nostro Paese, che fino ad ora e' parso attento e vigile bloccando i voli diretti con la Cina, non deve assolutamente abbassare la guardia e deve monitorare attentamente anche tutti coloro che, con scali aerei non diretti, provengono dalle regioni cinesi ove si sono registrati i focolai di infezione piu' consistenti. In realtà, ma qui pretendo forse troppo, l’osservanza di comuni regole di prudenza dovrebbe spingere spontaneamente chiunque proveniente da quelle parti a sottoporsi a controlli e isolamento volontario. L’inosservanza di queste regole di comune diligenza costituirebbe un deprecabile segno di mancanza di rispetto verso la salute altrui oltre che un comportamento penalmente rilevante. Siamo in tempo. #caffealle18
Pe' prenne posizione sur tema der momenno, che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum, da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno. Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento. Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore. De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena. Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano, pronto per baccaja' su l'argomento, adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.
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