Passa ai contenuti principali

Ordini, albi e license alias il Paese degli orticelli!

Architetti, notai, psicologi, geologi, giornalisti, avvocati, farmacisti, periti industriali etc… : Gli ordini e gli albi sono arrivati già a circa 72 e c’è chi (trasversalmente da sinistra a destra) vorrebbe istituirne per legge altri (cuochi, sessuologi, ex parlamentari, imam etc…).
I fautori sostengono che solo gli ordini sono in grado di garantire un’adeguata formazione ed un’elevata professionalità agli iscritti oltre a una opportuna selezione fra gli aspiranti.
Se in Italia imparassimo, per onestà intellettuale, a chiamare le cose col loro vero nome diremmo che la vera ragione di tali fermenti corporativi è che ognuno vuole tirare la coperta, ormai troppo corta, dalla propria parte.
Da qui le tentazioni di restringere l’accesso alle attività professionali infischiandosene delle aspettative e dei sacrifici di centinaia di migliaia di giovani aspiranti e delle loro famiglie.
Scrive l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella relazione pubblicata il 21 marzo 2009 sul Ruolo degli ordini e sulla concorrenza nei servizi professionali “[…] Dall’indagine svolta è emerso […] un prevalente atteggiamento di chiusura nei confronti delle esigenze di modernizzazione imposte a livello legislativo e richieste, da oltre dieci anni, dall’orientamento antitrust nazionale e comunitario […]”.
L’Autorità guidata da Antonio Catricalà (nella foto) segnala un uso distorto della nozione di decoro da parte degli ordini “[…] Là dove, invece, la nozione di decoro regola i comportamenti economici dei professionisti […] il rischio è che i principi di etica professionale vengano utilizzati non già per la tutela di interessi generali, ma per la difesa di posizioni acquisite […]”.
Infine sull’accesso alle professioni “[…] Nell’ottica di favorire la più ampia liberalizzazione dei servizi professionali anche con riguardo all’accesso alle professioni, è auspicabile che il legislatore preveda […] l’istituzione di corsi universitari che consentano di conseguire direttamente l’abilitazione all’esercizio della professione. Nella medesima prospettiva il periodo di tirocinio dovrebbe essere proporzionato alle esigenze di apprendimento pratico delle diverse professioni e dovrebbe poter essere svolto […] nell’ambito degli stessi corsi di studio […]”
Una considerazione di ordine generale va fatta: E’ pensabile in un Paese -dove per 534 posti in Comune a Napoli si presentano in 110 mila candidati (le domande erano addirittura 250 mila), dove il posto fisso è un miraggio, dove avere la fortuna di trovare un posto di lavoro in una città come Milano o Roma vuol dire spendere circa i 2/3 dello stipendio per l’affitto, dove esiste una disoccupazione intellettuale spaventosa e dove c’è chi alla giovane età di 40 anni non ha ancora avuto l’onore di conoscere il mondo del lavoro- pensare di restringere anche quella possibile e a volte unica via di fuga, difficilissima già di per sé, che è la libera iniziativa economica privata iper-regolamentandone l’accesso o l’esercizio?
Ma il fatto che i giovani si mettano a fare qualcosa non è un interesse meritevole di tutela e costituzionalmente rilevante?
In Italia ci sono due modi di essere liberali, a chiacchiere e a fatti.
Speriamo se non altro che almeno il buon senso faccia prevalere questi ultimi.
http://italiavivibile.ilcannocchiale.it/2010/08/15/ordini_albi_e_license_alias_il.html 

Commenti

Post popolari in questo blog

NAVE GREGORETTI - 19 dicembre 2019

Pensate (fonte BBC) che per soli 240 clandestini (una inezia rispetto ai numeri a cui siamo abituati in Italia) giunti in Inghilterra attraverso il canale della Manica dal novembre 2018, nel gennaio scorso il ministro della difesa britannico su sollecitazione del ministro degli interni autorizzò con decreto  l’invio dell’incrociatore corazzato “Mersey” nello stretto di Dover (noto anche come passo di Calais) per aiutare le guardie di frontiera britanniche e le autorità francesi nel loro compito di monitorare e contrastare il movimento di migranti clandestini. Ora, piaccia o non piaccia, i diritti inviolabili tanto reclamati e sbandierati, che tutelano noi e tutelano i migrati allo stesso modo, sono nati proprio all'interno di Stati nazionali, come appunto l’inghilterra appena citata, con tanto di confini, acque territoriali e sovranita' ben difesi e presidiati da eserciti e marina militare (la stessa Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'assemb

Corruzione e appalti … domani è un altro giorno si vedrà ….

Ci risiamo. Gli appalti pubblici ancora una volta si manifestano come il terreno di coltura prediletto della corruzione e del malaffare in questo Paese sempre più sciagurato. Relegare il contrasto di tale fenomeno al solo codice penale è insufficiente come ampiamente dimostrato dal riemergere periodico di gravi scandali. Alla corruzione vanno tagliate le gambe agendo sapientemente e diligentemente sui meccanismi che la generano. Un rimedio efficace, quanto meno da sperimentare, potrebbe consistere nell'introdurre capillarmente nel settore appalti pubblici il criterio del sorteggio: Una volta individuata e deliberata l’opera pubblica da eseguire e determinatone il giusto prezzo grazie all’ausilio di esperti (eliminando, così, il meccanismo anomalo dei ribassi che compromette la serietà e la congruità dell’offerta stessa) l’appalto andrebbe assegnato unicamente mediante pubblico sorteggio nell’ambito di un elenco aperto e certificato di imprese interessate e con comprovate

Il moderno Bertoldo (sonetto in romanesco)

  Pe' prenne posizione sur tema der momenno,  che po' esse er covidd, l'imigrazione, oppure er referendum,  da "La Repubblica", a primo matino, Bertoldo se legge l'articolo de fonno.   Ner pomeriggio, poi, se fa un giro da Fertrinelli a compra' er libbro più inn der momento.   Pe pote' segui', der politically correct, l'umore se sfoja pure er sole 24 ore.   De capoccia sua a ragiona' manco a parlanne, dovesse lo sforzo rompe quarche vena.   Cor giornale sotto braccio er petto tronfio e cor libro più fico in mano,  pronto per baccaja' su l'argomento,  adascio adascio Bertoldo procede cojonato, fesso e contento.