Sono sempre stato del parere che tutte le reti nazionali (autostrade, ferrovie, telecomunicazioni, idriche, elettriche, fibra ottica, internet ecc.), di interesse pubblico e strategiche per il sistema Paese nel suo complesso, debbano essere di proprieta' di un unico Ente Pubblico Statale, creato ad hoc, il quale sia deputato istituzionalmente alla loro manutenzione (una follia affidarla ai privati) e al loro costante ammodernamento, e che dia in concessione ai privati (dietro pagamento di un canone adeguato) solamente la gestione di quei servizi dove questi ultimi, in concorrenza fra di loro, sanno fare meglio dello Stato.
Un "nuovo" Senato perno di un rinnovato sistema istituzionale e il ruolo fondamentale dei piccoli partiti - uno spunto di riflessione -
Trasformismo parlamentare (favorito dall’indebolimento delle ideologie); instabilità politica; 65 Governi in 73 anni di storia della Repubblica Italiana; Esecutivi che, di fatto, non scelgono e disperdono le loro responsabilità all’interno di coalizioni "posticce" e disomogenee; ricorrente paura delle urne per via del timore (anche a causa di leggi elettorali maggioritarie con premi in seggi che hanno sostituito il vecchio sistema proporzionale puro, annacquando di fatto i quorum) di consegnare il controllo delle due Camere e dunque il Governo, pressoché indisturbato, del Paese agli “odiati” avversari politici; preoccupante delegittimazione e radicalizzazione dello scontro politico. Queste le vicende cui assistiamo puntualmente ad ogni crisi di governo (e quella in atto non fa eccezione), le quali mettono in risalto i difetti, i limiti e le degenerazioni dovute all’eccesso di parlamentarismo che nel 1948 traeva nobile giustificazione dall’uscita del Paese da un regime autorit...
Commenti
Posta un commento